14 DICEMBRE 2000. Il Giurì di Autodisciplina Pubblicitaria ha accolto alcune obiezioni formali di Telecom Italia contro la pubblicità comparativa di TELE2Il Giurì di Autodisciplina Pubblicitaria si è pronunciato ieri sul ricorso presentato da Telecom Italia contro la campagna stampa comparativa di TELE2 che mette a confronto le proprie tariffe con quelle di Telecom Italia e Infostrada.
Oggetto del ricorso due pubblicità apparse sulla stampa quotidiana nelle ultime settimane, che fanno riferimento sia all’offerta relativa alle telefonate interurbane, sia a quella per le tariffe flat.
Con la propria pronuncia, il Giurì ha giudicato la campagna comparativa di TELE2 corretta, obiettiva e non denigratoria, ma chiedendo comunque di variarla in alcuni punti.
TELE2 si impegna a ingrandire il carattere della frase “il servizio chiamate urbane di TELE2 è disponibile su Milano e Roma, non è utilizzabile per l'accesso a Internet” nel confronto sulle tariffe flat e a eliminare due frasi dal testo della comparazione sulle telefonate interurbane, nello specifico: “con TELE2 non devi pagare alcun canone fisso” e “escluse opzioni ai contratti standard che comportano contributi fissi aggiuntivi”.
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