24 FEBBRAIO 2002. Cresce la preoccupazione all'interno di Blu per il futuro dell'azienda.
In una lettere aperta i dipendenti Blu cercano di ottenere speranze e fiducia per il futuro
dell'azienda per cui lavorano. Riportiamo per intero il testo della lettera.
E' stato anche aperto un sito Internet BluSpy, raggiungibile agli indirizzi http://www.bluspy.dingojunction.com e
http://www.bluspy.com, dedicato a raccontare ciò che accade dietro alle quinte dell'azienda Blu.
Lettera aperta dei dipendenti Blu
Blu è un’azienda di telefonia mobile nata su iniziativa di società che fanno capo a: Autostrade, Mediaset, Benetton, BNL, Caltagirone, Italgas, British Telecom e Distacom.
A seguito di un bando di gara pubblico indetto con l’obiettivo di sviluppare la concorrenza ed ottimizzare i vantaggi per i consumatori, nel 1999 Blu ha ottenuto la licenza per l’esercizio del servizio radiomobile GSM.
L’assegnazione della licenza ha comportato per Blu l’assunzione di specifici obblighi, tra i quali: la costruzione della rete radiomobile per garantire una copertura graduale del territorio nazionale, l’inserimento di personale qualificato, la realizzazione di investimenti (creazione di infrastrutture tecniche e commerciali), la qualità dei servizi di telefonia offerti.
In soli due anni di vita, Blu è riuscita ad affermarsi in un mercato fortemente concorrenziale ed a distinguersi per un’immagine dinamica ed innovativa.
In particolare, Blu è oggi una realtà economica e sociale creata grazie alle competenze e alla tenacia dei dipendenti (meno di 100 a gennaio 2000, diventati più di 1.900 a gennaio 2002) e del management, che si caratterizza per:
Questi risultati, il valore dell’azienda e le opportunità legate anche all’imminente introduzione della Mobile Number Portability (la possibilità per i consumatori di cambiare gestore senza modificare il proprio numero di telefono) non giustificano gli attuali scenari di cancellazione di Blu dal mercato, che si verificherebbero sia nell’ipotesi di smembramento che di messa in liquidazione dell’azienda.
Inoltre, queste due ipotesi non si conciliano con gli impegni presi dall’azionista di riferimento (Benetton) al momento del suo ingresso nell’azionariato di controllo di Telecom Italia. La cessione di Blu garantendo il "mantenimento dell’indipendenza, dell’efficienza economica, del valore commerciale e competitivo" dell’azienda era, infatti, una delle condizioni imposte dall’Antitrust Europea per consentire l’intera operazione.
Queste considerazioni, unite all’impegno ed alla professionalità che tutti noi abbiamo espresso in questi due anni di vita di Blu, ci danno il diritto e il dovere di chiedere:
In conclusione, chiediamo che nella prossima assemblea degli Azionisti venga definitivamente scongiurata l’ipotesi di messa in liquidazione dell’azienda, si trovi una soluzione che accolga le nostre richieste e venga fatta chiarezza sul futuro dei dipendenti di Blu.
I dipendenti di Blu
22/08/2002 Una Petizione per salvare quello che resta di BLU
25/05/2002 Lettera aperta dei dipendenti di Blu
04/05/2002 Il caso BLU
17/10/2001 BLU: il nuovo Sito web!
07/10/2001 Chiamate fisso-mobile: nuove tariffe
26/07/2001 BLU: nuovi servizi per Club Nokia
22/07/2001 Estate BLU: le promozioni continuano
20/07/2001 BLU CONNECTO: l'italia in tasca
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