|
|
WIRELESS APPLICATION ENVIROMENT (WAE)
A cura di: Pettisani Diego e Ullo Antonio
Coordinamento: Prof. Alfredo De Santis
Sistemi di elaborazione dell'informazione (Sicurezza su Reti)
Università di Salerno - Anno Acc.1999-2000
WAE (Wireless Application Environement) raccoglie tutti gli elementi che
concorrono a realizzare le applicazioni WAP. Questo primo livello dello stack
protocol WAP si focalizza essenzialmente sul lato client. Gli obiettivi preposti dal livello
Application (il WAE appunto) sono sintetizzabili in 8 punti:
- Deve essere un modello semplice e potente tale da incentivare lo sviluppo di applicativi dedicati al mondo wireless.
- Affinché il modello abbia successo, esso deve compiere un
livello di astrazione molto alto: i browser non devono avere il controllo di
tutti i processi potenzialmente implementabili
ma solo di una parte di essi; devono essere ammessi in questo livello
la coesistenza di più applicazioni e l’interazione tra esse.
- La piattaforma di riferimento del livello deve essere neutrale a qualsiasi interfaccia
uomo-macchina esistente o di futura realizzazione che si intende implementare.
- La modellizzazione deve tener conto della esigua capacità computazionale del terminale wireless.
- Deve essere promosso ogni sforzo volto alla creazione di modelli di handshake tali da minimizzare
l’interazione client/server ottenendo così una conseguente diminuzione dell’overhead su rete wireless.
- Occorre conferire al livello un riconoscimento internazionale frutto di scelte condivise con tutti
i paesi interessati allo sviluppo del progetto.
- Ogni applicazione sviluppata deve garantire la massima interoperabilità verso altri produttori
e/o sviluppatori di prodotto.
- Occorre dare piena accessibilità alle funzioni telefoniche rese disponibili dal sistema wireless interfacciato.
L’approccio sintetizzato nei punti di cui prima è a grandi linee il medesimo di quello
a suo tempo adottato per il mondo WWW, risultato poi essere un modello di successo mondiale; è per questo
motivo che, fin dove possibile, WAP si ispira alle modellazioni che hanno conclamato il successo di WWW.
Il modello logico a cui si è fatto riferimento per lo sviluppo di WAE è quello rappresentato nella figura successiva.
Si assume l'esistenza di un gateway che ha la funzione di codificare e decodificare l'informazione da e per il client da un
origin server ed eventualmente effettuare la compilazione di script. Scopo della
codifica è la minimizzazione della lunghezza dei contenuti da inviare a destinazione.
Modello logico del WAE
I principali elementi del modello WAE sono:
- WAE user interface (WAE interfaccia utente):
software client-side che permette la visualizzazione dei dati all’utente
finale. L’interfaccia utente è integrata nell’architettura WAP ed è a tutti
gli effetti come un browser. WAE ha un’interfaccia utente per la
visualizzazione di due tipi di dati standard: il Wireless Markup Language
(WML) codificato e il Wireless Markup Language Script (WML script) compilato.
- Generatore di contenuto:
applicazione o servizio di un server di origine (come ad esempio uno script CGI) che produce dati in
formati standard in risposta ad una richiesta proveniente dallo user agent del
terminale mobile. WAE non specifica un generatore di contenuto standard ma si
aspetta che sia uno dei tanti server di origine comunemente usati oggi nel
mondo WWW.
- Codifica standard dei dati:
un insieme ben definito di codifica dei dati permette allo user agent (browser) di poter
navigare tra i dati web. Lo standard di codifica include la codifica compressa
del WML, la codifica dei bytecode per il WML script ed un formato standard per
le immagini ed altri tipi di dati.
- Wireless Telephony Application (WTA):
un insieme di estensioni di specifiche telefoniche per le chiamate ed il loro meccanismo di controllo.
Il WAE (lato client) è logicamente diviso in due livelli:
- User agents:
software applicativo presente nel client che si occupa di interpretare le informazioni fornite
dallo strato sottostante e di presentarle all'utente, include elementi come il browser, un editor dei messaggi, un phonebook, ecc.
- Servizi e formati:
modalità con cui è strutturata l'informazione, include elementi ed i formati accessibili dal
browser quali il WML, il WML Script, il formato delle immagini, ecc.
Sottolivelli client WAE
WAE separa i servizi dallo user agent pensando ad un ambiente
con più di un user agent. Questo punto di vista logico però non preclude nè
forza nessuna implementazione standard: è possibile riunire tutti i servizi in
un unico user agent o distribuirne uno per ogni user agent. La scelta è lasciata
agli sviluppatori.
In sostanza WAE non fa altro che estendere fin dove possibile
le tecnologie mature di Internet prevedendo anche una tipologia di servizi tipica delle reti wireless rappresentata dai cosiddetti servizi Push ossia servizi che generano
informazione verso il client senza che questo ne abbia fatto istanza, secondo lo
schema logico rappresentato nella figura seguente:
Servizi Push
Wireless Markup Language (WML)
Wireless Telephony Application (WTA)
WTA sta per Wireless Telephony Application e unisce alle
funzionalità del WAE, funzioni tipiche della telefonia mobile (ad esempio
meccanismi di controllo di chiamata). Consente, inoltre, agli sviluppatori di
accedere direttamente ad applicazioni presenti sul telefonino, quali agende e
rubriche. Il WTA permette di offrire servizi avanzati di telefonia mobile. Molte
delle sue funzionalità, però, sono riservate solo agli operatori della rete
wireless in quanto possono avere un controllo maggiore della
rete stessa, dando la possibilità agli operatori di creare servizi aggiuntivi
(per dare valore alle proprie offerte) che determineranno l'unica differenza a
livello di concorrenza globale.
Il WTA è collocato nel WAE in quanto presenta
un suo user agent con le stesse caratteristiche di indipendenza degli altri; i
servizi e i formati dei dati, invece, sono ben delineati dal WAE per assicurare
interoperabilità.
Una delle caratteristiche più interessanti del WTA è la
possibilità di inviare in modalità Push informazioni dal server al WTA user agent.
|
|